Diario di un’arteterapeuta su genitorialità, infanzia e vita vera.
Ciao, bentornata e bentornato!
Nella scorse newsletter ti ho raccontato come ho conosciuto l’arteterapia e perché ho deciso di farne una professione; ti ho introdotto alla sua bellezza suggerendoti alcune attività per te, e altre da svolgere con i tuoi bambini per sostenerli nell’elaborare le paure.
Sì, okay, ma che cos’è l’arteterapia esattamente?
Cercherò di raccontarlo nel modo più semplice possibile.
Intanto, definiamola.
L'arteterapia è un percorso di sostegno finalizzato al benessere psicofisico e all’equilibrio emozionale, che utilizza un insieme di tecniche espressive come mezzi terapeutici.
Se dovessi disegnare il percorso dell’arteterapia, lo rappresenterei come un gomitolo aggrovigliato che, passando attraverso un tunnel, si districa.
Il tunnel è il processo terapeutico nel quale i fili colorati delle nostre vite, che talvolta possono arruffarsi, ingarbugliarsi o creare subbuglio, ritrovano un ordine. Non solo, possono creare anche nuove connessioni, fiocchi inattesi e prendere direzioni inaspettate.
Riassumendo: ci sono un’arteterapeuta, un paziente, e dei materiali artistici. Il processo creativo avviene in un luogo protetto (chiamato setting) in completa assenza di giudizio. L’opera creata diventa oggetto di dialogo (verbale e non) tra paziente e terapeuta.
Quali sono i materiali artistici?
Tutto può diventare materiale artistico!
Non pensare quindi solo a pennello e tela. Materiali di riciclo, stoffe, legno, plastica, martello possono essere strumenti nel processo creativo o entrate a far parte dell’opera.
Qual è l’obiettivo? Principalmente uno: stare meglio di prima.
I benefici sono molti, ne parleremo meglio prossimamente.
Intanto, condivido con te la mia citazione preferita:
“È la percezione creativa, più di ogni altra cosa, a far sì che l’individuo percepisca che la vita valga la pena di essere vissuta.”
DONALD WINNICOTT
L’atto creativo dona benessere, energia, desiderio di vita.
Non a caso, è così che va avanti la specie. Torna tutto.
Hai un amico a cui pensa possa interessare?
La tua isola felice
Qual è l’atto creativo che ti dona? Cosa ti soddisfa?
Piantare semi, cucinare il pranzo della domenica, lavorare a maglia il tuo maglione preferito, dipingere, modellare, fare falegnameria.
Qualunque sia il tuo processo creativo di auto-aiuto, non mollarlo: sarà il tuo rifugio per tutta la vita. Un vero tesoro.
Lo stai già tenendo stretto?
Bambini e arte cinetica
Consigliatissima la mostra di Jean Tinguely in Pirelli HangarBicocca.
L’HangarBicocca si trova in un edificio ex industriale, uno spazio enorme che consente movimento, perfetto per i bambini.
In questa mostra, vedrai oggetti di scarto e materiali recuperati trasformati dall’artista in sculture meccaniche ironiche, rumorose, cacofoniche, e dotate di vita propria, grazie a motori e meccanismi complessi.
Osservando opere enormi e piccine muoversi, potrai introdurre il tuo bambino a un concetto di arte più vasto, fatto di luci, bulloni, ruote, e tanto altro.
Inoltre, presso il Bookshop di Pirelli HangarBicocca è possibile acquistare un gettone al costo di 5 euro che consente di attivare l’opera Méta-Matic No.10, 1959 e realizzare un disegno su un foglio di carta timbrata. Ecco quello di Dora.
“La macchina è innanzitutto lo strumento che mi consente di essere poetico. Se la rispetti, se ti metti in gioco con la macchina, allora forse puoi davvero dare vita a una macchina gioiosa – e con gioiosa intendo libera.”
Jean Tinguely
Avete tempo fino al 2 febbraio. Da vedere assolutamente anche la permanente de I sette palazzi celesti di Anselm Kiefer.
Fuoco Amico
Giuliano Cangiano è un amico speciale.
Sulla sua pagina Instagram e Facebook potete ammirare il racconto a fumetti di un amaro pezzo di vita, Fuoco Amico.
Facciamo arrivare la sua opera lontano, cosicché possa diventare strumento per altri.
“Inizio da qui a raccontare le cose del mio tumore. Nessuna pretesa o validità scientifica, solo il mio sguardo, la mia esperienza, il mio cazzeggio per prendere per il cul la bestia nera che mi si è piazzata tra le ruote. Serve a me, ma magari servirà ad altri che condividono questo cambio di traiettoria nella vita.”
Giuliano Cangiano
Dalla libreria
Il gioco di mescolare le carte di Hervé Tullet
The Game of Lines di Hervé Tullet


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