Ciao!
Domani, 25 aprile celebriamo l’anniversario della liberazione d’Italia dal regime fascista e dall'occupazione nazista, e la rinascita della democrazia nel nostro Paese.
È per me un giorno di memoria e riflessione: per onorare il coraggio di chi ha lottato e per soffermarsi su un tema tanto profondo e sempre attuale.
Cosa significa essere liberi oggi, nelle nostre vite quotidiane?
La libertà non è star sopra un albero
La maggioranza di noi probabilmente può dire di vivere in una situazione socio-economica privilegiata, e dare per scontata la propria libertà. Ma la libertà è un concetto dalle molteplici sfaccettature.
Si è liberi, o ci si sente liberi?
Paradossalmente, ci si può sentire liberi anche in uno spazio molto piccolo e spoglio. Al contrario, si può avvertire una sensazione di prigionia in uno spazio enorme e ricco.
Non è neanche avere un'opinione
La mia insegnante delle elementari ci ripeteva spesso la celebre frase:
"La mia libertà finisce dove comincia la vostra"
Martin Luther King
Una citazione che mi ha sempre fatto riflettere.
La libertà viaggia su un confine sottilissimo, continuamente da riposizionare: un territorio che accoglie me e te.
Una linea che divide due parti? O che le unisce?
Libertà vuol dire occuparsi del proprio spazio, ma anche far spazio all’altro. Ogni volta che faccio un passo verso il luogo altrui, dovrei tenere a mente che anche l’altro esiste, è diverso da me e ha le sue esigenze.
Quando lo spazio è condiviso, libertà vuol dire anche stare insieme in armonia, accogliere i limiti dell’altro e sentirsi voluti.
La libertà non è uno spazio libero
Vedo la libertà come una linea sottile, che va concordata e rinegoziata infinite volte. Ciò che ti donava libertà ieri, non è detto ti basti oggi.
Libertà è un luogo condiviso nel rispetto. E, a volte, dobbiamo rinunciare a qualcosa di nostro per poterlo fare.
"La libertà non è che il potere di fare ciò che si vuole senza impedire agli altri di fare lo stesso."
Simone de Beauvoir, filosofa
Libertà è partecipazione
Quindi, libertà può essere anche privazione? Sì.
Per me, libertà vuol dire rinunciare a ciò che non mi è indispensabile, per stare bene con l’altro. Libertà vuol dire preservare se stessi, ma nello stesso tempo aprirsi: una questione di sensibilità.
La libertà inizia a casa. Vivila oggi, non darla per scontata.
Riflettici un attimo: il tuo spazio ti basta? Ne desidereresti di più?
Libertà nell’arteterapia
Esistono bambini che necessitano di molto spazio, che talvolta superano i confini e invadono l’altro. Esistono bambini che, nel piccolo, si sentono protetti, che si tengono in difesa, temendo di essere invasi.
Esistono bambini a cui è necessario fornire grandi superfici e poi accompagnare verso spazi più piccoli, che permettano l’esistenza anche dell’altro. Esistono bambini da introdurre in spazi meno limitati, che consentano l’apertura e il contatto.
Ci sono bambini che inglobano. Ci sono bambini inglobati.
"La libertà di essere se stessi implica la libertà di crescere, e la crescita non è mai un processo che avviene in isolamento. Noi cresciamo come esseri umani non solo attraverso la nostra interazione con il mondo, ma anche attraverso l’interazione con gli altri."
Carl Rogers, psicologo
Ma la libertà è sempre un’azione: nell'arteterapia si manifesta attraverso lo spazio utilizzato dal proprio corpo e dalla propria espressione creativa.
Questo processo favorisce una crescita emotiva e insegna il rispetto per i propri spazi e per quelli degli altri.
Piano piano, i bambini si ridimensionano o si espandono, toccano l’altro, gli permettono di entrare.
Chiedi più libertà se non ti basta. Prova ad ascoltare l’altro e capire se il suo spazio è sufficiente, non dare nulla per scontato.
Nei musei

Delacroix rappresenta la libertà con la figura di Marianne, la donna protagonista del dipinto e personificazione della Repubblica francese. L’opera si ispira agli eventi delle “Tre Gloriose Giornate” del luglio 1830, durante le quali il popolo parigino insorse contro il re Carlo X.
La rivoluzione del dipinto non sta solo nei moti di rivolta del popolo, ma anche nell’audace rappresentazione della figura femminile. Il seno scoperto e la peluria ascellare sono elementi realistici e naturali, che suscitarono molto scalpore all’epoca.
Delacroix osa incarnare la Libertà come un’entità terrena portatrice di un messaggio universale e anticonformista.
Dalla Playlist
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