Diario di un’arteterapeuta su genitorialità, infanzia e vita vera.
Ciao!
Eccoci a quel momento dell’anno, in cui siamo tutti nella stessa slitta; il Natale si avvicina e prepararsi a dovere è intenso: alberi addobbati, case e vetrine decorate, città illuminate a giorno, e Babbi Natale che si arrampicano su terrazzi luccicanti. Lo ammetto: per me è sempre un momento magico!
Tuttavia, dicembre è anche un mese in cui lo stress può accumularsi; non è raro che le festività natalizie diventino un tema gettonatissimo durante gli incontri terapeutici.
Sembra quasi essere un obbligo morale trascorrere il Natale con gioia, ma non lo è.
Se ti trovi in un periodo difficile, poco importa se questo Natale non sarà scintillante. Circondati delle persone che ami, sentiti libero di essere te stesso. Anche buio, nonostante casa sia piena di luci.
Uno degli argomenti più delicati è con chi trascorrere le feste. Spesso si presume che debbano essere passate in compagnia dei familiari. E se invece desiderassi, per quest’anno, un momento di intimità? Perché non regalarti una giornata serena con chi ami di più, anche se si dovesse trattare di una sola preziosa compagnia?
Insomma, non siamo obbligati a invitare al cenone quella zia che non vediamo da mesi, con cui i rapporti traballano. È importante sentirsi in diritto, e anche in dovere, di creare la propria serenità, come più si desidera.
A Cuba ho vissuto uno dei Natali più memorabile. Io e mio marito ci eravamo sposati da poco, ed era la prima volta che mi ritrovavo dall’altra parte del mondo durante le feste. È stato un viaggio incredibile, meraviglioso e anche un po’ melanconico. Da così lontano ho sentito la mancanza dei miei cari ma, ancora di più, ho sentito quanto fosse prezioso ciò che stavo costruendo.
Ogni Natale può avere un significato diverso. Ci si può allontanare da casa, per poi tornare. La cosa più importante, è viverlo con autenticità.
A volte le emozioni sono tante, si può essere felici per ciò che si ha, e allo stesso tempo tristi per ciò che si è perso. Va bene così, davvero.
Ti auguro di trovare calore in queste giornate, anche se stai attraversando un tunnel.
Tieni tutto con te, stringi chi ami, e sopratutto te stessa o te stesso.
Sono sicura che, in questo modo, brillerai anche tu.
Babbo Natale non esiste
Ebbene sì, a un certo punto i bambini si rendono conto che Babbo Natale non esiste. Questa disillusione sembra per noi adulti una piccola cosa, ma non è sempre così.
Ci sono bambini che a Babbo Natale, in fondo, non hanno mai creduto.
Io, per esempio, fingevo di crederci perché mi piaceva tanto la magia che portava: vedere i miei zii vestiti da Babbo Natale era davvero uno spasso.
Di solito, verso i 6-7 anni i bambini prendono coscienza della finzione e capiscono che Babbo Natale non esiste. A volte iniziano a mostrare dubbi anche prima. Dora l’ha già fatto.
Alle sue domande ho risposto che esistono anche le cose che possiamo solo immaginare; Babbo Natale vive lì, nella nostra immaginazione.
È reale solo ciò che possiamo vedere o toccare? No, non credo.
A un certo punto, però, bisogna fare i conti con questa realtà; e se arriva nuda e cruda può creare una disillusione spiacevole che sfora nella delusione.
Cosa possiamo fare?
Puoi spiegare che Babbo Natale fa parte della magia natalizia, ma che la magia natalizia include la preparazione al grande giorno, gli addobbi per rendere casa ancora più bella, l’affetto delle persone che amiamo, il dono che prepariamo per loro. Natale vuol dire unirsi a far festa con chi abbiamo nel cuore. Questa è la magia del Natale, e rimarrà sempre, con o senza renne.
Tuttavia, prima o poi, ai bambini il mondo non apparirà più così magico e sereno come lo vivevano da piccoli. Ed è giusto così.
Accompagna i tuoi figli anche nelle strade più impervie; da lì, prima poi, devono passare. Stai ai loro tempi. Sappi che, se stanno attraversando la disillusione, è perché sono pronti a reggere il colpo.
E se a un certo punto, oltre a Babbo Natale, mettono in discussione anche a te, tieni duro: rimani loro accanto con costanza.
Se i figli possono mettere in discussione la vostra relazione quanto vogliono, tu invece non puoi farlo. Sii fiducioso su ciò che vi lega, anche quando tua figlia o tuo figlio sembra dubitarne: ti metterà alla prova infinite volte, infinite volte dovrai darne conferma. Rimani stabile.
Per crescere, i tuoi figli dovranno dubitare di te. E, quando accadrà, avrai la certezza di aver fatto un buon lavoro!
Se tuo figlia o tua figlio ha scoperto quest’anno che Babbo Natale non esiste, fai in modo che la mattina di Natale trovi questa filastrocca sotto l’albero. Scrivila con cura, dedicale un momento speciale. Sarà il più dolce dei regali.
Ciò che ami esiste
C’è sempre qualche furbo consigliere
Quello che la sa lunga più di te
Che dice che le fiabe non son vere
E che Babbo Natale... non c’è
Credono di sapere come è il mondo
Per quel pugno di anni che hanno in più
La loro fantasia
L’hanno buttata via
E vogliono convincerti, ma tu...
Non essere triste
Perché ciò che tu ami, esiste
Tutti i maghi del mondo, i draghi e i re
Finché li chiami, verranno lì da te
Tu ora crescerai, dovrai capire
Dividere dai sogni la realtà
È vero, però questo non vuol dire
Che il tuo mondo segreto sparirà
La fantasia può avere mille anni
E la magia, vedrai, cresce con te
Resiste e si trasforma
Cambia solo la forma
Ma non finisce mai, da' retta a me...
Non essere triste
Perché ciò che tu ami, esiste
Tutti i maghi del mondo, i draghi e i re
Finché li chiami, verranno lì da teBruno Tognolini
E i tuoi figli? Credono a Babbo Natale o stanno attraversando la disillusione?
Il regalo perfetto
Vuoi fare un regalo speciale a tua figlia o tuo figlio?
Prendi una scatola e riempila di colori, stickers, carta colorata, forbici, colla, scovolini, stoffa, lana, nastri e scotch. Si chiama scatola delle meraviglie.
Metti la scatola in modo che possa raggiungerla senza bisogno di aiuto. Adibisci una zona della casa all’attività creativa.
Detta una regola (ad esempio quella di coprire il tavolo con una tovaglietta), e poi fai in modo che possa usare i materiali artistici come e quando vuole.
La libertà di espressione si impara da piccoli.
Weekend a misura di bambino
Fondazione Prada è una location minimal, con una torre dorata e un ascensore rosa più grande di un monolocale, che arriva molto più in alto della maggior parte dei palazzoni milanesi.
All’interno troverai una mostra permanente affascinante anche per i più piccoli.
Al nono piano un tunnel nero ti condurrà in una sala onirica, con funghi enormi danzanti appesi a terra e al soffitto. La luce alla fine del tunnel è, in questo caso, abbagliante.
Scendendo troverai altre meraviglie, tra cui Tulips di Jeff Koons e un’intera stanza dedicata alle piccole opere di creta di Peter Fischli e David Weiss.



Se alcuni piani non ti sembrano adatti a tua figlia o tuo figlio, potete saltarli. Ma non perdete la mostra temporanea For My Best Family di Meriem Bennani (fino al 24 febbraio).
In questo momento, al piano terra c’è Sole crushing: una grande installazione meccanica che anima 192 infradito e ciabatte in un “balletto-sinfonia-rivolta” e una composizione musicale. Uno spazio ludico e organico che evoca stati di catarsi generale, eventi caotici, rituali collettivi.
C’è da rimanerne ipnotizzati. Una volta dentro si può stare seduti sul divano ad ammirare ritmo e movimento, ma è anche concesso ballare.
Tutti i disegni, le animazioni e le elaborazioni delle immagini sono creati da me e di mia proprietà! Se vuoi condividerle puoi farlo insieme al nome della loro autrice, grazie!