Questa settimana: nuove consapevolezze ed esercizi creativi ispirati alla vita e alle opere di Frida Kahlo e Louise Bourgeois.
Ciao!
Ci sono figure che lasciano un segno dentro di noi, che ci ispirano, ci guidano e, in qualche modo, ci aiutano a diventare ciò che siamo. Per me, alcune di queste guide sono state donne straordinarie che hanno fatto dell’arte il loro linguaggio di libertà, trasformando emozioni, sfide e passioni in creazioni senza tempo.
A cominciare da questa settima, voglio rendere omaggio a queste artiste visionarie, ribelli, audaci. Donne che hanno sfidato le regole, che hanno reso l’arte un terreno di lotta, di gioco, di introspezione. Donne che mi hanno fatto sentire meno sola e più coraggiosa.
Per secoli, alle donne è stato negato l’accesso al mondo dell’arte, e ancora oggi sono spesso messe in secondo piano rispetto ai colleghi uomini. Ricordarle significa restituire loro spazio, riconoscerne il valore e continuare a trarne ispirazione.
Seguimi in un viaggio attraverso vite straordinarie e opere che raccontano dolore, gioia, coraggio e rivoluzione. Spero che anche tu possa trovare ispirazione.
L’arte delle donne è sempre stata, in fondo, un atto di forza e resistenza. Ti va di scoprirla con me?
PS: Questa newsletter è la prima di una serie. Presto arriverà una proposta imperdibile per te, e non vedo l’ora di condividerla! Stay tuned!
Frida Kahlo (1907-1954)
La vita
A 18 anni, il 17 settembre 1925, Frida subisce un tragico incidente: l’autobus su cui viaggia si scontra con un tram. Un corrimano d’acciaio la trafigge all’addome, condannandola a dolori cronici e gravi problemi di salute per il resto della sua vita. Durante la lunga convalescenza inizia a dipingere per combattere la solitudine e il dolore, usando uno specchio per realizzare i suoi primi autoritratti.
"Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio."
Frida Kahlo
Cosa ho imparato
Frida Kahlo escogita un ingegnoso sistema per dipingere nonostante sia costretta a letto. Dalle sue opere traspare il dolore: nei suoi autoritratti lo sguardo è vitreo, distante, impenetrabile. Eppure, Frida non si è mai arresa: si è dedicata alla pittura come forma di espressione e riabilitazione.
Non lasciare che il dolore ti fermi. Usalo, trasformalo, crea! La tua mente e la tua determinazione possono aiutare e sostenere il tuo corpo nella guarigione.
"Molte volte nel dolore si trovano i piaceri più profondi, le verità più complesse, la felicità più vera."
Frida Kahlo

Riflettici su
Frida Kahlo dipinge spesso gli animali che ama di più: scimmie, gatti, pappagalli, cani. Nel quadro Fulang Chang e io, esposto al MoMA di New York, l’artista si ritrae accanto alla sua scimmia e dipinge un nastro rosa che le unisce, probabilmente per esprimere il loro legame profondo. Nel titolo, mette se stessa in secondo piano: la vera protagonista è Fulang Chang.
Gli animali spesso offrono un supporto emotivo insostituibile. Grazie alla loro fedeltà, diventano pilastri nella vita di adulti e bambini. E così anche per te?
Esperienze creativa
Titolo: Che animale sono?
Obiettivo: lavorare sulla consapevolezza della tua personalità.
Progetto: disegna l’animale che più ti piace e senti vicino. Puoi farlo anche da genitore, insieme ai tuoi bambini.
Materiali: fogli e pennarelli, matite, pastelli a olio. Puoi scegliere liberamente i materiali che preferisci.
Finale: osserva le opere (insieme ai tuoi bambini, se le hai realizzate con loro). Chiediti: cos’hai in comune con il tuo animale?
Louise Bourgeois (1911-2010)
La vita
Louise nasce a Parigi il 25 dicembre 1911, in una famiglia proprietaria di un laboratorio di restauro di arazzi. L'infanzia di Bourgeois è segnata da eventi traumatici, in particolare la relazione extraconiugale del padre con la sua governante, che è vissuta come un tradimento devastante. Questa tensione familiare segna profondamente la sua arte, portandola a esplorare il tema della figura paterna autoritaria e della madre protettrice.
L’artista esplora il corpo femminile, la maternità e la sessualità in modi nuovi e provocatori.
Maman, una delle sue opere più famose, rappresenta la madre come figura forte, protettiva e creatrice. La scultura del ragno gigante è ispirata alla madre di Louise, che lavora come tessitrice, e si trova davanti al Guggenheim di Bilbao.

Cosa ho imparato
L’artista dimostra come l’arte possa essere un mezzo per elaborare emozioni complesse fin dall’infanzia, trasformando i ricordi dolorosi in creazione. Louise ha un legame speciale con i tessuti: la sua famiglia restaura arazzi e, da bambina, lei stessa aiuta a ricucire le parti rovinate. Questo gesto – il riparare – è diventato una metafora nella sua arte: attraverso il cucito ricostruisce emozioni, ricordi e traumi.
"Cucire è un tentativo di riparazione. Se si ripara una cosa, forse si può riparare anche una persona."
Louise Bourgeois
Riflettici su
Pensa in grande, anche quando tutto sembra andare storto. La famiglia di origine non si sceglie ma, nonostante traumi o conflitti, è possibile coltivare ciò che di positivo offre, e costruire ciò che desideri.
“Maman è un'ode a mia madre. Era la mia migliore amica. Come un ragno, mia madre era una tessitrice. La mia famiglia era nel settore del restauro di arazzi e mia madre era responsabile del laboratorio. Come i ragni, mia madre era molto intelligente. I ragni sono presenze amichevoli che mangiano le zanzare. Sappiamo che le zanzare diffondono malattie e sono quindi indesiderate. Quindi, i ragni sono utili e protettivi, proprio come mia madre.”
Louise Bourgeois
Esperienza creativa
Il filo delle emozioni
Obiettivo: esprimere le emozioni attraverso l’utilizzo di materiali per cucito e tessitura.
Progetto: come stai oggi? Mostramelo con i fili! Incolla e intreccia fili di lana o spago, crea forme astratte o traccia i contorni di ciò che ti va. Puoi farlo anche da genitore, insieme ai tuoi bambini.
Materiali: fili di lana, spago, nastri, cartoncino, colla, forbici.
Finale: osserva le opere (insieme ai tuoi bambini, se le hai realizzate con loro). La composizione dei fili è ordinata o aggrovigliata? Ci sono nodi? Che emozione hai provato mentre la componevi? Aggiungi un titolo all’opera che la racconti.
Grazie per esserti immerso o immersa con me. Se questa newsletter ti è piaciuta, lascia un like o un commento.
Ti aspetto settimana prossima con la seconda puntata di questa serie!
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Tutti i disegni, le animazioni e le elaborazioni delle immagini sono creati da me e di mia proprietà! Se vuoi condividerle puoi farlo insieme al nome della loro autrice, grazie!