In questo numero: come trasformare difficoltà in opportunità, guidati dall’arte.
Ciao,
Questa settimana partiremo insieme alla scoperta di un mondo immaginario fatto di colori psichedelici, pois e infinito.
La nostra guida è un'artista incredibile, una donna caparbia e visionaria, una delle figure che più hanno influenzato la mia vita e che rimane tuttora un modello di ispirazione: Yayoi Kusama.
L’ho scelta per la sua resilienza, perché ha saputo far di debolezza virtù.
Sirenamente nasce da un profondo desiderio di condivisione. Credo fermamente che la conoscenza, la capacità di porci domande, il desiderio di aprirsi all’altro, possano migliorarci. Questa newsletter contiene anche l’audio, se preferisci ascoltarla. 🎧
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La vita di Kusama
Yayoi Kusama nasce nel 1929 a Matsumoto, in un Giappone ancora immerso nelle tradizioni e in una famiglia che non la comprende. Fin da bambina mostra una grande passione per il disegno e la pittura, interesse che sua madre cerca di ostacolare in tutti i modi.
Costretta a pedinare il padre, Kusama assiste ai suoi tradimenti, un'esperienza traumatica che le provoca una profonda repulsione per tutto ciò che riguarda la sessualità.
Le sue prime allucinazioni compaiono a soli 10 anni: Yayoi vede pois ovunque - sulle pareti, nel cielo, persino sulla pelle delle persone. Per lei, queste visioni sono più reali del mondo stesso. Ma quando prova a raccontarle, la madre la zittisce con durezza. L'arte diventa subito il suo unico rifugio, il modo per trovare stabilità e dare un senso al turbinio interiore che la accompagna ovunque.
Nonostante il disappunto familiare, Yayoi disegna in segreto. A testimonianza del fatto che negare un desiderio ai figli poco aiuta, talvolta, al contrario, invita.
Nel 1957, con poco più di una valigia e una cartella di disegni, Kusama si imbarca per New York. Lì inizia a dipingere senza sosta, riempiendo enormi tele con migliaia di piccoli segni. Li chiama Infinity Net: reti senza inizio né fine, create con un gesto ossessivo e ripetitivo, proprio come i suoi pensieri.
“Gli artisti di solito non esprimono i loro complessi psicologici in modo diretto, ma io uso i miei complessi e le mie paure come soggetti”
Yayoi Kusama
Farsi strada in un mondo artistico dominato dagli uomini non è semplice. Kusama è brillante, ma fragile. Nel 1973, decide di tornare in Giappone e si ricovera volontariamente in una clinica psichiatrica. Per molti sarebbe stata la fine. Per lei, invece, è un nuovo inizio. In quella stanza bianca, continua a creare. Le sue installazioni diventano sempre più immersive, i suoi pois prendono vita in stanze specchiate che sembrano moltiplicarsi all'infinito.
E poi, quasi senza preavviso, il mondo si accorge di lei. Negli anni '90, le sue mostre tornano a riempirsi, le sue Infinity Mirror Rooms diventano esperienze da vivere, non solo da osservare. Il pubblico si innamora della sua visione. Questi ambienti immersivi rendono presente, nel qui e ora, un infinito che Kusama ha materializzato per tutta la sua vita: un invito ad abbandonare e ritrovare il senso di sé.






Cosa ho imparato
Kusama ha definito il proprio lavoro art therapy.
Oggi, a 96 anni, è un'icona vivente. Vive ancora nella clinica, per scelta, e ogni giorno si sposta nel suo studio per lavorare. Dice che l’arte l’ha salvata, che ogni pois che dipinge è un frammento della sua anima. E forse è proprio così: nelle sue opere ci sono l’infanzia che non ha mai potuto vivere, la solitudine, la lotta; ma anche una gioia sconfinata.
Adoro pensare a questa donna anziana e colorata che, fra traumi infantili, psicosi ed estrema consapevolezza delle proprie fragilità, ogni giorno esce dall’ospedale psichiatrico che la ospita, si reca nel suo studio, crea e torna in stanza.
“Anche nei momenti più bui, ho sempre dipinto. L’arte è la mia salvezza.”
Yayoi Kusama
Nessun impedimento fisico o psichico può fermare la vita e il desiderio creativo.
Ripongo fiducia inscalfibile nelle potenzialità di ogni paziente perché sono certa che tutti abbiamo infinite possibilità, indipendentemente dal contesto in cui siamo nati, e che dietro ogni fragilità si nasconda un'occasione da cogliere.
Riflettici su
Kusama ha trasformato un’esperienza invalidante - le allucinazioni visive di cui soffre - nel cuore pulsante della sua arte. Avrebbe potuto odiare il suo malessere e lasciarsi sopraffare, ma ne ha fatto nascere opere coinvolgenti e ipnotiche.
E tu? C’è qualcosa di te che non ami? Un'insicurezza fisica o mentale che ti affligge? Cosa succederebbe se iniziassi a dialogare con essa e diventasse opera, diventasse arte?
"La mia arte è un messaggio d’amore per il mondo intero.”
Yayoi Kusama
Esperienza creativa per adulti e bambini
Titolo: Infinito a pois
Obiettivo: lavorare sullo spazio e sul concetto di infinito.
Materiali: alluminio, carta velina, forbici.
Progetto: taglia pois di diverse dimensioni con l’allumino e la carta velina. Distribuisci i cerchi nello spazio: per terra, su una parete o su uno specchio, se lo hai a disposizione. Gioca a definire spazi o creare figure immaginarie.
Poi, riproduci il gioco in una stanza buia, e illumina lo spazio creato dai pois con una torcia, cambia qualcosa?
Finale: osserva il tuo mondo infinito (insieme ai bambini, se lo hai realizzato con loro). Cosa vedi? Come si riflette la luce? Cosa suscitano in te i pois?
Passo successivo: ora se vuoi puoi passare alle tempere: procurati una scatola di cartone e riempila di pois, dentro e fuori. Che emozioni ti provoca questo gesto ripetitivo?






Spero che questa storia e questa esperienza creativa ti abbiano divertito.
Spesso sei tu, il giudice più severo: detti i tuoi limiti e divieti. Invece puoi usarli, scavalcarli, farne opportunità. Fragilità fisiche, psichiche, o sociali, possono essere amate e diventare base su cui costruire.
Quando ti trovi nei guai, non distruggere te stesso, non distruggere gli altri: CREA.
I prossimi appuntamenti con Kusama 🗓️
Dal 12 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, la Fondation Beyeler ospiterà una grande retrospettiva dedicata all’artista giapponese Yayoi Kusama.
Potremmo andarci insieme, che ne dici?
Vicino a noi
Nell’aprile del 2020 Kusama regala al mondo colpito dal COVID-19 questa poesia, inno alla speranza. Nel 2023 Bergamo, città simbolo della resistenza alla pandemia, celebra l’artista con la mostra Yayoi Kusama, Infinito presente.
“Benché essa scintilli appena fuori dalla mia portata, continuo a pregare affinché la speranza risplenda.
Il suo chiarore illumina la nostra strada
Un grandioso bagliore cosmico a lungo attesoOra che ci troviamo sul lato oscuro del mondo
Gli dei verranno a rafforzare la fede che abbiamo diffuso in tutto l’universoPer chi è stato dimenticato, la storia di ogni persona e quella dei suoi cari
È ora di ricercare un inno d’amore per le nostre anime
Nel contesto di questa storica minaccia, una breve esplosione di luce indica il futuro
Intoniamo con gioia questo canto per un futuro splendido
Andiamo!Avvolti da profondo amore e dagli sforzi di persone di ogni luogo
Ora è tempo di oltrepassare, di portarci la pace.
Ci radunammo per amore e spero di appagare quel desiderio
È giunto il momento di combattere e superare la nostra infelicitàAl COVID-19 che ostacola il nostro cammino
Io dico «Sparisci da questa Terra»
Combatteremo.
Combatteremo questo terribile mostro.Che le persone di tutto il mondo si alzino in piedi.
La mia profonda riconoscenza va a tutti coloro che stanno già combattendo.Rivoluzionari del mondo per opera dell’Arte.”
Yayoi Kusama
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Tutti i disegni, le animazioni e le elaborazioni delle immagini sono creati da me e di mia proprietà! Se vuoi condividerle puoi farlo insieme al nome della loro autrice, grazie!